A cura di Angelita Ciccone
La nebbia persistente in Campania, accentuata negli ultimi giorni, è legata a una combinazione di fattori atmosferici e ambientali. Uno dei principali motivi è l’accumulo di polveri sottili (PM2,5 e PM10), rilasciate in grandi quantità dai botti di Capodanno, insieme alle emissioni quotidiane di traffico e riscaldamento.
Queste particelle agiscono come nuclei di condensazione per il vapore acqueo nell’aria, favorendo la formazione di nebbia più densa e persistente, specialmente in condizioni di alta pressione atmosferica, scarsa ventilazione e umidità elevata.
La combinazione di nebbia e inquinamento può ridurre significativamente la visibilità, rendendo difficili gli spostamenti e aumentando il rischio di incidenti stradali.
La fitta nebbia, presente sin dalla notte di San Silvestro, ha causato gravi incidenti. Sull’autostrada A16 Napoli-Canosa, nei pressi di Pomigliano d’Arco, una donna di 32 anni ha perso la vita il 31 dicembre in un tamponamento dovuto alla scarsa visibilità.
Un secondo incidente mortale si è verificato sull’A30 Caserta-Salerno, dove una donna di 72 anni è deceduta in circostanze simili. Le condizioni atmosferiche, accentuate dall’alta pressione e dalle polveri sottili dei botti di Capodanno, continuano a rendere la guida pericolosa.
Anche l’A1 Milano-Napoli è stata chiusa nella notte tra Ferentino e Caianello, riaperta solo in mattinata con lunghe code. Si invitano gli automobilisti alla massima prudenza e a seguire gli aggiornamenti sul traffico.