La morte di Andrea Purgatori rischia di diventare un caso delicato. Il giornalista è deceduto questa settimana a causa di una malattia fulminante, suscitando sospetti e dubbi nella sua famiglia. Essi hanno chiesto un’approfondita indagine per verificare la possibilità di una diagnosi medica errata. Purgatori era stato curato in tre diverse cliniche a Roma. Pur avendo scoperto di essere affetto da un tumore ai polmoni, sembra che abbia ricevuto cure destinate a un tumore al cervello. Questo grave sospetto ha spinto la procura di Roma ad aprire un fascicolo per omicidio colposo. I procuratori aggiunti Sergio Colaiocco e Giorgio Orano hanno preso in mano l’indagine.
Secondo quanto riportato da Leggo, il giornalista soffriva di una grave forma tumorale e si era sottoposto a trattamenti in diverse cliniche, oltre a quella menzionata nella denuncia. Ora l’inchiesta della procura romana dovrà approfondire se ci siano stati degli errori da parte dei sanitari che lo stavano curando. I familiari di Andrea Purgatori, assistiti dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silveri e da Gianfilippo Cau, accusano che gli veniva somministrata la radioterapia al cervello invece che ai polmoni. Il giornalista è deceduto al policlinico Umberto I. Gli investigatori sequestreranno la cartella clinica per accertare la correttezza della diagnosi. La clinica romana che ha effettuato la prima diagnosi della malattia è ora sotto la lente d’ingrandimento.
In attesa di ulteriori sviluppi dall’autopsia sul corpo del giornalista, i funerali sono stati posticipati e si svolgeranno probabilmente nella prossima settimana. Intanto i primi ad essere indagati sono due persone che operano in una struttura di diagnostica Attiva le notifiche sul Sito Web per rimanere sempre aggiornato. Per seguire le nostre dirette visita la nostra pagina Facebook Pino Grazioli News.