Una dona di 88 anni di Camporosso (Imperia), è morta la vigilia di Natale in ospedale, dove era stata ricoverata dopo aver ricevuto una bolletta dell’acqua da capogiro (15.339 euro) per un errore, poi ammesso dalla stessa società che gestisce il servizio, l’Iren Natale. L’anziana si sarebbe sentita male pochi istanti dopo che la nuora le ha letto i dati della bolletta relativa al periodo agosto-ottobre, pervenuta alla banca il 14 novembre scorso e pagata dall’istituto di credito in automatico. È stato in seguito appurato che il consumo massimo dell’abitazione della donna era di pochi metri cubi per un corrispettivo di 55 euro. “Non siamo riusciti a farle capire che era stato un errore, non abbiamo fatto in tempo”, conferma il figlio. Iren, nei giorni successivi all’episodio, aveva diffuso una nota in cui, scusandosi e anticipando la restituzione di tutti i soldi prelevati, aveva spiegato come fosse stato possibile il clamoroso errore. “Una questione di letture sbagliate, di uno scambio di contatori”. Ireti, controllata Iren, affida infatti in sub appalto la lettura dei contatori ad una società del territorio. E con tutta probabilità l’addetto ha scambiato la lettura del contatore dell’anziana con quello di un’azienda.