Il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha comunicato in una nota che «nella serata di ieri ignoti hanno infranto la vetrata del palazzo dove è ubicato il Consolato Generale a Barcellona, imbrattando una parete dell’ingresso dell’edificio».
Inoltre «nella giornata di ieri, a Berlino, è stata anche incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia». La polizia di Barcellona, a quanto apprende l’Adnkronos, avrebbe identificato cinque persone, ritenute responsabili dell’attacco di ieri contro il consolato. I cinque, identificati grazie alle telecamere di sicurezza dell’edificio, sono stati fermati e poi rilasciati.
La Farnesina spiega che «le locali forze di polizia hanno effettuato i necessari rilievi scientifici ed investigativi. In ambedue i casi, fortunatamente, non si registrano danni a persone» Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, subito informato, ha «personalmente e immediatamente contattato l’Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona per esprimere la propria solidarietà e ha chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi», prosegue la nota. Il ministro ha disposto l’avvio immediato delle procedure per la verifica e il rafforzamento delle sedi diplomatiche e del personale impegnato.
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