L’incidente avvenuto venerdì 23 giugno 2023 sulla Tangenziale di Napoli in cui un’automobile è esplosa ha rivelato che si trattava di un prototipo. La vettura faceva parte di un progetto europeo di ricerca promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) incentrato sull’ibridizzazione dei motori destinati alla demolizione e prevedeva un funzionamento combinato a benzina ed energia solare. Queste informazioni sono state divulgate dal CNR nelle ultime ore.
Secondo le fonti, all’interno dell’auto esplosa viaggiavano due persone. Maria Vittoria Prati, 66 anni, era una ricercatrice di lunga esperienza presso l’Istituto Motori del CNR. Insieme a lei c’era Fulvio Filace, uno studente di 25 anni che stava completando il suo tirocinio nel corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica, specializzandosi nel settore automobilistico. A seguito dell’incidente, entrambi i passeggeri sono rimasti gravemente feriti e attualmente sono ricoverati nel reparto Grandi Ustionati dell’Ospedale “Antonio Cardarelli” di Napoli. L’evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei veicoli sperimentali e ha evidenziato la complessità degli studi legati all’ibridizzazione dei motori. Il CNR ha annunciato che avvierà un’indagine interna per determinare le cause dell’esplosione e valutare eventuali problemi nel design o nella configurazione del veicolo. Nel frattempo, gli esperti di ricerca e gli ingegneri saranno impegnati nell’analisi dei dati e delle prove per fornire una spiegazione esaustiva dell’incidente.
L’automobile coinvolta nell’esplosione rappresentava un’opportunità di ricerca significativa per l’innovazione nel settore automobilistico, ma l’incidente ha sottolineato i rischi connessi a tali progetti sperimentali. Il CNR e altre istituzioni coinvolte nell’ambito della ricerca dovranno rivedere le procedure di sicurezza per garantire che situazioni simili non si ripetano in futuro. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha avviato un’indagine interna sull’incidente avvenuto sulla Tangenziale di Napoli. Riccardo Chirone, direttore dell’Istituto di Ricerche sulla Combustione di Napoli, ha espresso la massima disponibilità del CNR a collaborare con le autorità investigative per fare luce sulla situazione. La vettura coinvolta nell’esplosione è stata identificata come una Volkswagen Polo, che era un prototipo assegnato all’Università di Salerno per un progetto di ricerca europeo sull’ibridizzazione dei motori. Chirone ha specificato che il CNR non è partner di tale progetto, ma le prove relative al prototipo vengono condotte anche su strada.