Tra via Riviera di Chiaia e Via Nuova Marina a Napoli non si fermano i raid a colpi di pistola contro gli autobus di Anm. La dinamica è praticamente sempre la stessa: vengono esplosidei colpi verso i finestrini dei bus, presumibilmente con un’arma ad aria compressa, mentre i veicoli da cui si spara sono in marcia. Alcune testimonianze riferiscono che gli spari sarebbero partiti da uno scooter. Gli autisti, dopo aver sentito il boato e visto i vetri andare in frantumi, sono stati costretti ad interrompere la marcia. Con i due nuovi raid di ieri pomeriggio, salgono a 11 i mezzi di Anm danneggiati e costretti a rientrare in deposito. Adolfo Vallini e Marco Sansone, del sindacato Usb Lavoro Privato, denunciano l’escalation di violenze ai danni degli autisti dei mezzi pubblici, che già la scorsa settimana aveva portato all’aggressione ai danni del conducente di un bus, investito perché aveva chiesto ad un automobilista di spostarsi:
“Per far fronte a questa nuova ondata di violenza chiediamo al direttore generale di ANM, Francesco Favo, di istituire un tavolo di crisi permanente presso la Prefettura di Napoli con la presenza dei responsabili e rappresentanti alla sicurezza ANM, il Comune di Napoli e la Questura. Siamo di fronte a continui attentati alla sicurezza dei trasporti, con interruzione di pubblico servizio, ad opera di balordi”.
Sulla stessa linea il consigliere comunale Nino Simeone:
“A questo punto, questi episodi non possono e devono passare come semplici atti vandalici… perché non lo sono più! Si convochi subito un tavolo di sicurezza, altrimenti la situazione può scivolare di mano”.