Due rapine lampo in appena 17 minuti, un terzo colpo sventato, e un inseguimento che ha portato all’arresto dei responsabili: è quanto accaduto ad Avellino, dove i Carabinieri della Compagnia locale, in collaborazione con le Squadre Mobili di Avellino e Salerno, hanno fermato Giovanni Flammia e Claudio Ferrante. I due uomini sono accusati di aver messo a segno una serie di rapine tra Salerno e Fisciano lo scorso 26 settembre.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno hanno ricostruito con precisione i movimenti dei rapinatori, grazie alle telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte. Il primo colpo è stato effettuato poco prima delle 14:00 in un supermercato di Salerno; il secondo, pochi minuti dopo, in un altro esercizio commerciale della zona. In entrambe le rapine, Flammia avrebbe minacciato i cassieri con una pistola a salve modificata, mentre Ferrante lo aspettava all’esterno sul loro T-Max, pronto alla fuga.
La serie di reati è culminata con un tentativo di rapina a Fisciano. Qui, dopo il colpo fallito, è scattato un inseguimento condotto dai Carabinieri di Avellino, che hanno intercettato e bloccato i due rapinatori. In loro possesso sono stati trovati una pistola modificata e 1.500 euro in contanti, ritenuti compatibili con il bottino dei due colpi precedenti.
Le analisi delle telecamere e i dettagli raccolti dagli investigatori – come la targa del T-Max, gli abiti indossati e le dinamiche dei raid – hanno convinto il Gip del Tribunale di Salerno, Francesco Guerra, a emettere una misura cautelare in carcere per Flammia e Ferrante. I due indagati, già detenuti per la rapina di Fisciano, saranno interrogati questa mattina dal giudice per l’interrogatorio di garanzia.
Fondamentale nella cattura dei due è stata la collaborazione tra le Squadre Mobili di Salerno e Avellino, che hanno lavorato in sinergia per incrociare le prove e individuare i responsabili. Il penalista Gerardo Santamaria, legale dei due accusati, li assisterà durante l’interrogatorio.
Le indagini continuano per ricostruire eventuali ulteriori responsabilità dei due rapinatori.