Ha patteggiato 40 giorni di reclusione più 100 euro di multa, convertiti in una pena pecuniaria di 500 euro. Adamo Guerra aveva simulato il suicidio per allontanarsi dalla sua famiglia, in provincia di Ravenna e ricominciare una nuova vita. A denunciarlo era stata la ex moglie Raffaella Borghi, che accusava Guerra di aver abbandonato il domicilio nel 2013 e di essersi sottratto ai doveri inerenti la responsabilità genitoriale, facendo mancare i mezzi alle due figlie. Guerra, rappresentante di articoli casalinghi di Imola, era “scomparso” nel 2013 dopo aver lasciato alcune lettere indirizzate ai genitori e alla ex moglie in cui annunciava di “volerla fare finita”. Pochi anni dopo la scomparsa dell’uomo, la ex moglie però era venuta a conoscenza informalmente che lui in realtà non era morto ma viveva in Grecia. La donna aveva chiesto aiuto anche alla trasmissione “Chi l’ha visto” che è riuscita a rintracciare il marito. Poi Guerra è tornato in Italia e lo scorso dicembre è arrivato il divorzio tra lui e la moglieRaffaella Borghi: l’uomo si era presentato in tribunale a Ravenna per la prima udienza, non era presente alla seconda quando il giudice civile aveva sancito il divorzio.