Badante infedele è accusata di aver effettuato 750 prelevamenti e pagamenti non autorizzati con la carta di credito del suo assistito per un ammontare complessivo di 222mila euro.
Per questo motivo la donna, una peruviana residente a Varazze (Savona), è comparsa davanti al giudice del tribunale di Arezzo Elena Pisto per rispondere dell’accusa di utilizzo indebito e aggravato della carta di credito, accusa sostenuta in aula dal pm Bernardo Albergotti.
Secondo quanto ricostruito in sede di indagine la donna accudiva un architetto 83enne di residente a Siena.
I figli tuttavia di sarebbero accorti che dall’aprile del 2017 fino all’aprile del 2021 sarebbero stati effettuati ben 750 prelievi e pagamenti utilizzando la carta di una banca svizzera del padre, impossibilitato a farli.
Varie le attività dove sarebbero state effettuate le operazioni. La prima sarebbe stata effettuata ad Arezzo, da lì lo svolgimento del processo nel tribunale aretino che si è aperto venerdì, per essere poi aggiornato all’11 maggio per ascoltare i testimoni dell’accusa.
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