Secondo quanto riportato dal Mattino, i genitori della bambina ferita durante l’agguato a Sant’Anastasia lo scorso 23 maggio hanno ricevuto un’offerta di risarcimento di 5 mila euro da parte della famiglia del 17enne coinvolto nella sparatoria. Tuttavia, questa offerta è stata respinta senza nemmeno essere presa in considerazione e rispedita al mittente. La situazione è particolarmente delicata, considerando che quella sera la bambina si trovava a mangiare un gelato con i suoi genitori in piazza Cattaneo, quando due ragazzi a bordo di una moto hanno aperto il fuoco a caso, rivolgendo i loro colpi verso un bar da cui poco prima erano stati allontanati.
“La famiglia della bimba ha fatto benissimo a rifiutare quell’offerta di risarcimento in denaro a dir poco ridicola.”- spiega il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli assieme alla portavoce territoriale di Europa Vede Ines Barone- “I genitori della bambina chiedono giustizia, che non vale certamente 5 mila euro, attraverso delle condanne esemplari, cosa che chiediamo anche noi, che chiede l’intera comunità che quella sera ha dimostrato che il muro di omertà può essere scardinato. Per questi piccoli criminali e le loro famiglie la vita umana non vale niente e l’hanno ancora una volta dimostrato.
Troppe volte abbiamo visto assassini o criminali che hanno rischiato di ammazzare innocenti cavarsela con troppo poco, rispetto a ciò che hanno fatto. Qui ci aspettiamo un’inversione di tendenza.”