I funerali di Silvio Berlusconi saranno considerati funerali di Stato, conformemente alla legge italiana che riguarda tutti gli ex capi di governo. In base a questa legge, le spese saranno coperte dallo Stato e verrà seguito un preciso cerimoniale. I funerali sono previsti per mercoledì nel Duomo di Milano. Inoltre, il governo italiano ha deciso di proclamare il lutto nazionale nello stesso giorno. Il lutto nazionale è diverso dai funerali di Stato e, in passato, non è mai stato dichiarato per un ex presidente del Consiglio. Questa decisione rappresenta un riconoscimento speciale dell’importanza di Silvio Berlusconi e del suo ruolo nella storia politica italiana.
I funerali di Stato sono regolati dalla legge n. 36 del 7 febbraio 1987, che stabilisce le disposizioni riguardanti le spese per i funerali di importanti figure istituzionali. Secondo l’articolo 1 di questa legge, lo Stato è responsabile delle spese per i funerali del presidente della Repubblica, del presidente del Senato, del presidente della Camera dei deputati, del presidente del Consiglio dei ministri e del presidente della Corte costituzionale, indipendentemente che il decesso avvenga durante il mandato o dopo la cessazione dello stesso. L’organizzazione della cerimonia funebre è affidata a un apposito ufficio presso la presidenza del Consiglio. La legge prevede che il feretro sia scortato da sei carabinieri in alta uniforme e che vengano tributati gli onori militari all’ingresso e all’uscita del luogo della cerimonia. In questo contesto, Silvio Berlusconi, avendo ricoperto la carica di presidente del Consiglio per quattro volte durante la sua lunga carriera politica, non fa eccezione e ha pieno diritto ai funerali di Stato. L’articolo 2 della legge del 1987 stabilisce che i funerali di Stato possono essere concessi anche su indicazione del governo a personalità che abbiano reso particolari servizi alla Patria, nonché a cittadini italiani e stranieri o apolidi che abbiano contribuito all’illustrazione della Nazione italiana nei campi delle scienze, delle lettere, delle arti, del lavoro, dell’economia, dello sport e delle attività sociali.
Però, il lutto nazionale non è regolamentato da una legge specifica, ma viene deciso caso per caso a discrezione del governo. La circolare del governo del 2022 spiega correttamente le disposizioni relative al lutto nazionale, come l’esposizione a mezz’asta delle bandiere sugli edifici pubblici e l’aggiunta di due strisce di velo nero sulle bandiere esposte all’interno. Il lutto nazionale viene di solito dichiarato per eventi di particolare gravità o per la morte di personalità importanti per l’Italia, come i presidenti della Repubblica. Nella storia della Repubblica italiana, non è mai stato dichiarato il lutto nazionale per la morte di un ex presidente del Consiglio, ad eccezione di Carlo Azeglio Ciampi e Giovanni Leone, che avevano ricoperto anche la carica di presidente della Repubblica. Attiva le notifiche sul Sito Web per rimanere sempre aggiornato. Per seguire le nostre dirette visita la nostra pagina Facebook Pino Grazioli Giornalista.