Sarebbe avvenuto domenica notte, in un parcheggio di Chiesina Uzzanese (Pistoia), l’omicidio di Massimiliano Matteoni, il 54 enne il cui corpo privo di vita, con numerose ferite di arma da taglio e bruciature, è stato poi rinvenuto ad alcuni chilometri di distanza, nei boschi di Buggiano.
A ucciderlo sarebbe stato il figlio, 30enne, dell’uomo, che ha confessato l’omicidio ai carabinieri, ai quali si è presentato spontaneamente nelle prime ore di ieri, ed è stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio.
Sarebbe stato lui a indicare ai militari dove aveva lasciato il corpo del genitore.
Il cadavere è stato rinvenuto in località Cessana dai carabinieri. I primi accertamenti conseguenti alle dichiarazioni del 30enne hanno permesso di ipotizzare che l’aggressione sarebbe avvenuta in un parcheggio di Chiesina Uzzanese al culmine di un litigio tra i due, per motivi non ancora noti.
L’indagato, dopo essersi disfatto dell’arma da taglio, avrebbe trasportato il corpo della vittima fino all’impervia località del ritrovamento, dove avrebbe anche tentato di darlo alle fiamme (riuscendovi solo parzialmente), e lasciandolo poi in una scarpata.
Matteoni, di professione meccanico, ha a lungo vissuto a Buggiano, prima di trasferirsi ad Altopascio (Lucca). Massimiliano Matteoni, il 54enne trovato ucciso sulle colline di Buggiano (Pistoia) con numerose ferite di arma da taglio e il corpo semi-carbonizzato, potrebbe aver ricevuto il colpo mortale solo dopo essere stato ferito una prima volta in un parcheggio distante alcuni chilometri dal luogo del ritrovamento e dove poi sarebbe stato trasportato in auto.
È questa una ricostruzione a cui starebbero lavorando gli inquirenti di Pistoia sull’omicidio del padre da parte del figlio Simone, 30enne, che è sottoposto a fermo e per il quale ci sarà udienza di convalida giovedì mattina. Sempre secondo le ricostruzioni, i Matteoni avrebbero concordato di trovarsi, nel tardo pomeriggio di domenica scorsa, nel parcheggio di un locale da ballo nei pressi dell’uscita dell’ A11 a Chiesina Uzzanese.
Lì sarebbe nata una lite sfociata in tragedia, con il giovane che avrebbe accoltellato il padre. L’uomo risulta essere arrivato sul posto con un furgone, il figlio in auto; i due mezzi sono sotto sequestro.
L’indagato, dopo essersi disfatto dell’arma, che non è ancora stata ritrovata, avrebbe quindi trasportato il corpo fino all’impervia località del ritrovamento.
Qui avrebbe dapprima inferto altri colpi di coltello sul corpo inerme, per poi tentare di bruciarlo ma riuscendovi solo parzialmente, quindi l’ha abbandonato in una scarpata.
Verso le 23 di domenica il giovane si è quindi presentato in caserma per rilasciare spontanee dichiarazioni.
Matteoni, dopo aver a lungo vissuto a Buggiano, si era trasferito da qualche anno ad Altopascio (Lucca), mentre il figlio è ancora residente nella cittadina della Valdinievole.
Continua a seguirci sul nostro sito web