Dopo gli abusi su due bambine, Bruno Mazza ha espresso la sua preoccupazione per la situazione nel quartiere. Ha notato che nonostante ci siano sette viali con nomi di fiori, i fiori stessi sono assenti, creando una sensazione di presa in giro. Ha visto i bambini ripetere gli stessi errori che lui ha commesso in gioventù e ritiene che sia difficile spiegare loro le difficoltà legate all’osservazione quotidiana dell’illegalità a soli 10 anni. Le autorità stanno conducendo indagini sullo stupro di due cugine di 11 e 13 anni e hanno scoperto che otto minorenni e due maggiorenni sono coinvolti.
Il quartiere di Caivano, in particolare il Parco Verde e il rione Bronx, è stato recentemente al centro dell’attenzione mediatica a causa di questa denuncia. Bruno Mazza ha anche evidenziato le sfide legate alla criminalità organizzata legata alla droga nel quartiere, nonostante siano stati effettuati numerosi arresti. Ha sottolineato la necessità di un maggiore impegno delle istituzioni per affrontare questi problemi e migliorare la qualità della vita nel quartiere.
“ho deciso di fondare una associazione di volontariato: abbiamo recuperato, grazie a Fondazione con il Sud, l’80% delle infrastrutture che prima erano ritrovo per i tossici. Centinaia di bambini possono fare calcio, basket, pallavolo e tennis, abbiamo orti sociali, facciamo falegnameria per farli appassionare, formare. Abbiamo fondato una cooperativa sociale per fare manutenzione nel Rione (che non si fa da trent’anni). Non c’è la raccolta differenziata, non c’è spazzamento delle strade, non c’è cura del verde pubblico. Abbiamo sette viali con nomi di fiore ma i fiori non ci stanno. Sembra una presa per il culo. I ragazzi da noi si divertono ma sanno che ci sono delle regole: devono andare a scuola, devono studiare, si devono comportare bene. Imparano che qua non è più una giungla”.