Dopo quasi due decenni, la giustizia ha emesso le sue sentenze su un tentato omicidio all’interno del clan Lo Russo, avvenuto nel 2008 a Chiaiano, quartiere di Napoli. L’agguato, nato da tensioni interne, mirava a eliminare alcuni membri che volevano staccarsi per formare un gruppo autonomo. Il 30 gennaio 2008, nei pressi della stazione della metropolitana di Chiaiano, furono presi di mira Vittorio La Sala e Giuseppe Paternoster. Nonostante le gravi ferite, entrambi sopravvissero. Dopo anni di indagini, Nicola Di Febbraro e Giovanni Sirio sono stati condannati a 11 anni di carcere ciascuno. Vittorio La Sala, diventato collaboratore di giustizia, ha ricevuto una condanna a 3 anni per reati legati alle armi. A sorpresa, Bernardo Torino, noto come “Limone”, è stato assolto.
Il clan Lo Russo, che per anni ha dominato tra Miano e il rione Sanità, ha subito diversi arresti e pentimenti che ne hanno indebolito il potere. Questo ha permesso l’emergere di nuovi gruppi criminali, come quello di “Abbasc Miano”. Nel 2020, una grande operazione delle forze dell’ordine ha smantellato quest’ultimo gruppo, portando a numerosi arresti. Nel marzo 2021, il giudice Marcello De Chiara ha emesso condanne per oltre tre secoli di carcere complessivi nei confronti di esponenti della camorra di Miano.