Nel tardo pomeriggio giovedì 27 ottobre, il brigadiere Antonio Milia ha sparato al luogotenente Doriano Furceri, comandante della stazione dei carabinieri di Asso, in provincia di Como, e poi si è asserragliato dentro la caserma. Dopo aver trattato tutta la notte la resa del brigadiere, all’alba i carabinieri hanno fatto irruzione nell’edificio. Il comandante è stato trovato senza vita.
Dopo l’irruzione, il brigadiere Antonio Milia è uscito zoppicando dall’edificio ed è stato preso in consegna dai colleghi. L’uomo è poi stato arrestato: la procura di Como gli contesta l’omicidio del suo superiore e il tentato omicidio di un militare del Gis, ferito a un ginocchio in modo lieve da un colpo di pistola esploso negli attimi concitati dell’irruzione.
Milia, sposato e con tre figli, come detto, in passato era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’Ospedale di San Fermo della Battaglia (Como) perché affetto da problemi di disagio psicologico. Dimesso, è rimasto in convalescenza per diversi mesi. Era stato riammesso in servizio dopo il giudizio di una Commissione medico ospedaliera, ente sanitario esterno all’Arma, e dopo copiosa documentazione medico sanitaria di una struttura Ospedaliera pubblica. In questi giorni era in ferie.
il luogotenente Doriano Furceri era sposato e aveva tre figli.
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