NAPOLI. A Secondigliano una donna ha tentato di introdurre due smartphone inseriti appositamente nelle scarpe che voleva passare al fratello durante il colloquio. La polizia penitenziaria ha prontamente fermato la donna, adesso posta a disposizione delle autorità.
Sulla vicenda si esprime anche il segretario generale del SAPPE, Donato Capece: “Non sappiamo più in quale lingua del mondo dire che le carceri devono essere tutte schermate all’uso di telefoni cellulari e qualsiasi altro apparato tecnologico che possa produrre comunicazioni”. La donna ora rischia da 1 a 4 anni di reclusione.