La ricostruzione delle ultime ore che precedono la sparizione di Giulia Tramontano presenta molte incongruenze e lacune, soprattutto nel periodo compreso tra sabato sera e domenica pomeriggio a Senago. Durante queste ore, non è stato possibile ottenere una chiara comprensione di ciò che è accaduto. L’unico individuo che ha fornito indicazioni agli investigatori è Alessandro Impagnatiello, un barman di 30 anni che conviveva con Giulia e che era coinvolto in una relazione parallela con un’altra donna.
Nella sua dichiarazione alle forze dell’ordine, Alessandro Impagnatiello ha raccontato di essere andato al lavoro domenica mattina alle 7, dopo aver trascorso la notte a casa con Giulia. Al suo ritorno nel pomeriggio, ha scoperto che la compagna non era in casa. Tuttavia, non è stato in grado di fornire dettagli sulla sua vestizione. Nonostante Alessandro non sia attualmente sotto indagine da parte della Procura di Milano, ci sono alcune incongruenze nel suo racconto.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza nella zona hanno ripreso Giulia per l’ultima volta all’esterno di via Novella alle 21:30. Da quel momento in poi, non sono state registrate altre immagini della ragazza. A parte il suo passaporto, una carta e circa 400 euro in contanti, non aveva con sé altro. Non aveva una valigia né un’auto. Il suo telefono cellulare era spento. È quindi presumibile che si sia allontanata a piedi, ma non sappiamo in quale direzione o verso dove si sia diretta. I carabinieri non hanno trovato tracce del suo passaggio in alcun bed and breakfast o hotel della zona.
È emerso che Alessandro e Giulia abbiano avuto un litigio sabato sera dopo la scoperta di una relazione parallela intrapresa da Alessandro con un’altra donna. È evidente che da settimane i rapporti tra le due famiglie, quella di Giulia e quella del 30enne, fossero già compromessi, secondo quanto riferito da fonti come Il Giorno. Dopo la sparizione di Giulia, i genitori della ragazza incinta sarebbero saliti al Nord e avrebbero avuto un confronto duro con Alessandro. Secondo il Corriere della Sera, durante tale confronto si sarebbero scatenate parole dure e persino qualche schiaffo, determinando una lite furibonda.
L’allarme è stato dato in casa domenica mattina quando la madre di Giulia ha cercato di mettersi in contatto con lei, ma la ragazza non rispondeva al telefono, cosa insolita dato che madre e figlia erano soliti rimanere in contatto costante. Stavolta il cellulare di Giulia risultava spento. Il compagno di Giulia, che sarebbe stato l’ultima persona a vederla sabato sera, ha presentato denuncia ai carabinieri di Senago solo nel tardo pomeriggio di domenica, dopo essere andato al lavoro. Ai militari ha raccontato di essere uscito domenica mattina intorno alle sette per recarsi al lavoro, lasciando Giulia a dormire, ma quando è tornato a casa verso le 17 non l’ha trovata. Si è verificato un buio di circa 20 ore, durante le quali non si ha traccia di Giulia.
Effettivamente, ci sono ancora molte domande senza risposta. Secondo quanto riportato dal Il Giorno, Alessandro avrebbe dapprima detto che Giulia era andata a letto, per poi affermare che sarebbe uscita intorno a mezzanotte per fare una passeggiata. Se la sparizione di Giulia è avvenuta a mezzanotte, perché Alessandro non ha denunciato immediatamente la sua scomparsa? D’altra parte, se l’ha lasciata a dormire la mattina seguente, perché non ha cercato di chiamarla per verificare le sue condizioni dopo il litigio turbolento della sera precedente? E perché Giulia non ha risposto alla chiamata della madre? Attualmente, Alessandro non è indagato e risulta recluso in casa, la stessa casa in cui ha vissuto con Giulia per mesi. Quando viene interpellato attraverso il citofono, risponde semplicemente: “Lasciatemi stare”. Attiva le notifiche sul Sito Web per rimanere sempre aggiornato. Per seguire le nostre dirette visita la nostra pagina Facebook Pino Grazioli Giornalista.