RIMINI. Una famiglia di albergatori clonava delle carte dei clienti attraverso il Pos. Tale famiglia era di origine albanese e sono finiti sotto indagine dalla Guardia di finanza di Rimini il padre, la madre e il figlio. L’accusa nei loro confronti è quella di truffa ai danni dei clienti dell’albergo che venivano a soggiornare.
La Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro oltre 145.000 euro da parte dei tre indagati, accusati tra l’altro anche di falsificazione di strumenti di pagamento.
Le indagini hanno mostrato come l’hotel era stato dato in gestione ai genitori ed al figlio il precedente anno, e che in questo lasso di tempo avrebbero copiato dati di carte di credito e bancomat per effettuare poi oltre 150 transizioni non autorizzate. Le denunce effettuate da tante persone diverse e provenienti da diverse parti del Paese, hanno in comune proprio il soggiorno a Rimini.
Le Fiamme Gialle hanno dunque scoperto che si trattava di transizioni avvenute proprio dal Pos collegato al conto corrente dell’hotel in gestione. Gli indagati adesso si sono visti porre sotto sequestro 8 immobili, 5 autovetture e 1 motocicletta, come scrive l’ANSA
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