Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Heart Life Croce Amica:
Non corrisponde al vero quanto riportato nell’articolo dal titolo “Rabbia e dolore a Barra per la morte di Gennaro Ciscognetti” del 21 agosto 2022 pubblicato sul Vostro sito PINOGRAZIOLI.NEWS.
Contrariamente a quanto asserito nell’articolo, la ricostruzione dell’intervento in cui si riporta la triste vicenda occorsa al signor Gennaro Ciscognetti, 32 anni, è totalmente falsa.
Si chiede pertanto di ristabilire la verità dei fatti attenendosi scrupolosamente al contenuto della realtà documentale e delle evidenze oggettive.
Il signor Gennaro Ciccognetti si è sentito male, è stato allertato il 118.
La Centrale operativa ha comunicato la richiesta di intervento in via Luigi Volpicella n.51. Quando le operatrici della Heart Life Croce Amica, autista soccorritore e infermiera, sono intervenute, Ciscognetti era in auto, dinanzi al civico indicato nella telefonata. E’ stato preso e trasportato fuori dal veicolo, steso a terra, al lato del defibrillatore, E’ COSI’ CHE SONO INIZIATE LE MANOVRE DI RIANIMAZIONE, applicando come da protocollo le placche del defibrillatore Zoll in dotazione di tutte le nostre ambulanze in servizio per il 118 ASL di Napoli.
Le manovre di rianimazione sono state eseguite con professionalità e competenza medica dall’infermiere che ha prestato il primo soccorso mentre tutt’attorno la gente inveiva contro le due donne, chiedendo di usare il defibrillatore “che avevano visto alla televisione, perché quello non era un defibrillatore”.
Un clima di intolleranza verso i sanitari, alimentato anche dall’eco di articoli del tenore di quello pubblicato da pinograzioli.news, non ha tuttavia scoraggiato la determinazione delle due donne, che hanno avvisato anche i colleghi giunti con un’ ambulanza medicalizzata, con a bordo il medico di centrale. Venivano proseguite le manovre di rianimazione ma dopo pochi minuti i sanitari non potevano che constatare il decesso del paziente.
Contrariamente a quanto riferito, il paziente è morto per arresto cardiocircolatorio nonostante le manovre di rianimazione messe in atto dal personale sanitario.
Mentre è vero che i sanitari sono stati costretti a rifugiarsi in ambulanza a causa dell’ira irragionevole dei familiari e dei presenti, circa una trentina di persone, che hanno preso a calci e pugni l’ambulanza dal lato guida impedendo la ripartenza del mezzo, e costringendo i sanitari a chiedere l’intervento delle forze di Polizia che, giunte sul posto, hanno potuto liberare il mezzo e dare ad altri cittadini la possibilità di essere soccorsi come da protocollo medico-sanitario.
NOSTRE PRECISAZIONI:
Quello che avete appena letto è il comunicato della Heart Life Croce Amica che ha inviato alla nostra redazione. Però ci teniamo a fare alcune precisazione. Dato che siamo una testata giornalistica seria abbiamo dato la possibilità anche a questa società di dare la loro versione dei fatti. Però rispediamo al mittente tutte le accuse che ci sono state mosse, nell’articolo che abbiamo scritto è ben specificato e sottolineato che le accuse erano partite dalla famiglia della vittima e noi le abbiamo riportato con tutti i condizionali del caso. Rispediamo al mittente inoltre le accuse di alimentare un clima di intolleranza verso i sanitari. Abbiamo sempre condannato la violenza, soprattutto quella contro chi dovrebbe curarci in caso di bisogno.
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