NAPOLI. Ieri pomeriggio sono state concluse le operazioni dei carabinieri presso la struttura per anziani di Chiaia, al centro di un’indagine per presunte violenze contro i suoi ospiti.
Oltre alle preoccupanti ipotesi di reato formulate inizialmente, con tre indagati in carcere e quattro agli arresti domiciliari, l’attività è stata interrotta dalle autorità competenti dell’Asl a causa delle gravi carenze igienico-sanitarie riscontrate. I carabinieri della compagnia Napoli centro, con il supporto dei colleghi del Nas, hanno anche rinvenuto e sequestrato alcuni farmaci scaduti e altri privi di tracciabilità. Sono stati sequestrati anche dei documenti che potrebbero risultare utili per le indagini.
I 15 pazienti presenti nella struttura sono stati tutti trasferiti sotto la cura di personale medico specializzato. In particolare, due di loro sono stati portati all’Ospedale del Mare a causa delle precarie condizioni di salute, uno è stato trasferito presso un residence sempre all’Ospedale del Mare messo a disposizione dall’Asl, mentre gli altri 12 sono stati portati presso le abitazioni dei loro parenti più prossimi.
Sette operatori sociosanitari impiegati nella struttura sono accusati di “maltrattamenti continuati e pluriaggravati, nei confronti di persone affidate alla loro cura e vigilanza”. Durante l’operazione di stamattina, due indagati sono stati condotti nel carcere di Poggioreale, uno nel carcere di Pozzuoli, mentre gli altri quattro sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
I carabinieri hanno reso noto che le condotte dei dipendenti, documentate tramite intercettazioni audio e video ambientali, includerebbero “atti di umiliazione, minacce, gravi violenze fisiche e psicologiche, nonché numerosi episodi di deliberata indifferenza nei confronti dei bisogni elementari di assistenza dei pazienti, che hanno un’età compresa tra gli 80 e i 100 anni”.