Un cittadino napoletano ha condiviso con il giornalista Pino Grazioli una testimonianza riguardante presunti errori commessi da Napoli Obiettivo Valore (NOV) nella gestione dei tributi locali. Il contribuente riferisce di aver ricevuto una comunicazione da NOV che lo informava di possedere due proprietà immobiliari, richiedendo il pagamento di 1.400 euro per l’IMU. Tuttavia, l’asserita doppia proprietà derivava da un semplice cambio di denominazione della via, avvenuto dieci anni fa.
Nonostante abbia fornito a NOV tutta la documentazione necessaria, inclusi certificati toponomastici e atti comunali che attestavano l’errore, la società ha richiesto ulteriori prove, come bollette di utenze domestiche. Il cittadino sottolinea che, non avendo mai abitato nell’immobile, non dispone di tali documenti. Di fronte a questa situazione, ha dovuto assumere un avvocato a proprie spese per tutelarsi, definendo l’accaduto una “truffa vera e propria” e criticando la mancanza di comunicazione tra gli uffici competenti.
Questa testimonianza si inserisce in un contesto più ampio di controversie legate a NOV. Recentemente, il Parlamento italiano ha approvato un emendamento al decreto Milleproroghe che consente a società come NOV di operare nella riscossione dei tributi senza essere iscritte all’albo ministeriale, a condizione che la società madre lo sia. NOV avrà 180 giorni per regolarizzare la propria posizione.