Si è verificato un ennesimo episodio di tentata aggressione presso l’istituto penitenziario di Bellizzi ad Avellino. Nel pomeriggio di oggi, un detenuto ha cercato di aggredire una psicologa del carcere utilizzando una lametta. Solo grazie all’intervento tempestivo degli agenti di polizia si è evitata la concretizzazione dell’aggressione”, denuncia Marianna Argenio, vice segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Fino a quando il personale della Casa Circondariale di Avellino dovrà resistere in questa emergenza quotidiana? E quando gli uffici ministeriali prenderanno provvedimenti?”.
Argenio evidenzia che “la situazione presso il carcere di Bellizzi è allarmante, anche perché, nelle settimane precedenti, altri agenti hanno subito aggressioni da parte dei detenuti. Il personale si sta esaurendo, anche a causa di questi eventi ormai frequenti. Prevediamo un’estate difficile se non verranno presi provvedimenti immediati ed efficaci. La Polizia Penitenziaria è allo stremo e, nonostante le giornate di lavoro di 10-12 ore, non riesce più a garantire un livello minimo di sicurezza. Fino a quando potrà sostenere questa situazione?”.
La situazione è sempre più critica, afferma Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), a causa di una popolazione detenuta che non rispetta le regole e che da anni si è abituata a pensare che tutto le sia dovuto. Chiediamo l’applicazione immediata dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adeguate per contenere individui violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria di taser o di altri strumenti utili per difendersi dalla violenza dei criminali che non mostrano alcun rispetto per le regole e per le persone che rappresentano lo Stato”.
Secondo il leader del SAPPE, “quanto accaduto nel carcere di Bellizzi ad Avellino dovrebbe far comprendere ancora di più quanto sia estremamente stressante il lavoro in carcere per gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria e dei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti, che svolgono quotidianamente il loro servizio con professionalità, dedizione e, soprattutto, umanità, nonostante le difficoltà dovute agli eventi critici che si ripetono costantemente”.