Durante una diretta streaming con il giornalista Pino Grazioli, una donna ha testimoniato contro un uomo noto come “finto barbiere”, denunciando una truffa emotiva legata all’adozione di bambini. Circa tre anni fa, l’uomo avrebbe sfruttato la sua vulnerabilità, sapendo che non poteva avere figli, e le aveva promesso di poter adottare un bambino proveniente da una casa famiglia ad Acerra, grazie a presunti contatti con le strutture. La donna, pur consapevole della difficoltà di adottare, racconta di essere stata illusa e manipolata, coinvolgendo anche la compagna dell’uomo, che definisce come complice.
Secondo il racconto, l’uomo le aveva spiegato che, grazie alle sue conoscenze e a una causa per l’affidamento programmata per il 23 aprile dell’anno scorso, avrebbe potuto assegnarle un bambino in cerca di affetto. L’illusione è durata a lungo, alimentando speranze che la donna stessa sapeva difficilmente realizzabili. Il dolore per essere stata ingannata da una persona in cui aveva riposto fiducia emerge chiaramente durante la sua testimonianza, mentre accusa l’uomo di aver giocato con la sua fragilità emotiva.
La donna, che afferma di avere delle registrazioni dell’accaduto e di inviarle a Pino, ha sottolineato la gravità delle azioni dell’uomo e della sua compagna, coinvolgendo entrambi nelle sue accuse. Ha denunciato inoltre una condanna che l’uomo avrebbe già ricevuto per altre truffe riguardanti bambini di colore, portando ulteriore attenzione su un comportamento sistematico di manipolazione e inganno.
L’appello finale della donna è rivolto a chiunque possa aiutare a fermare queste azioni, chiedendo che sia fatta giustizia e che l’uomo e la sua compagna rispondano delle loro responsabilità per aver approfittato della sua sofferenza e delle sue speranze.