A Caivano, nel napoletano, si è verificato un doloroso episodio di violenza che ha scosso la comunità locale. Due cuginette di appena 13 anni sono state vittime di un’atroce aggressione da parte di un gruppo di coetanei, il cui numero sembra aggirarsi attorno a sei individui. L’incidente è avvenuto in un capannone abbandonato, nelle vicinanze del degradato Parco Verde, noto purtroppo anche come un punto di spaccio di droga di dimensioni considerevoli.
Secondo quanto riferito dal quotidiano “Il Mattino” e l’Adnkronos, l’episodio risale all’inizio di luglio, ma le indagini hanno avuto inizio solo ad agosto, quando i familiari delle giovani vittime hanno deciso di presentare una denuncia alle autorità competenti. Il gruppo di ragazzi coinvolti sembra essere composto principalmente da coetanei delle cuginette, ad eccezione di un 19enne che è stato arrestato e si trova ora detenuto nel carcere di Poggioreale.
Le due cuginette, colpite da questo dramma, sono state trasferite in una casa famiglia su indicazione dei servizi sociali. Secondo quanto emerso, il giorno dell’incidente, verso le 19, i ragazzi avrebbero convinto le cuginette a seguirli nel capannone con la promessa di poter giocare tranquillamente. Tuttavia, quella che doveva essere un innocente momento di svago si è trasformato in un incubo.
Le vittime, probabilmente per timore di ritorsioni da parte dei giovani responsabili, non avevano inizialmente condiviso con nessuno la tragica esperienza che avevano vissuto. Sarà solo a inizio agosto che il fratello maggiore di una delle cuginette scoprirà la verità, spingendo le giovani a rompere il silenzio e a confermare quanto accaduto. In seguito a questa rivelazione, i familiari hanno presentato la denuncia alle autorità competenti.
La conferma delle violenze subite è arrivata anche tramite le visite mediche effettuate in due ospedali della città. Le indagini, svoltesi in riserbo nelle ultime settimane, sembrano ora concentrarsi sull’analisi dei telefoni cellulari dei coinvolti, nella speranza di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Sembra che tra i responsabili vi siano anche minori di soli 14 anni. Attiva le notifiche sul sito web per rimanere sempre aggiornato. Per seguire le nostre dirette visita la pagina Facebook Pino Grazioli Real.