Stanno vivendo un incubo i genitori di Elena Cella, 3 anni e mezzo, morta ieri pomeriggio all’Ospedale Santobono di Napoli. La piccola ha accusato un forte mal di pancia la notte tra domenica e lunedì. Immediato il ricovero, ma il cuore di Elena per ben tre volto si è fermato, per due volte i medici l’hanno strappata alla morte, ma nell’ultimo arresto cardiaco non c’è stato più nulla da fare.
I genitori, Ciro e Mena, hanno presentato una formale denuncia ai Carabinieri, tramite il loro avvocato e immediatamente si è attivata la Procura della Repubblica di Napoli.
«Non aveva patologie pregresse, stava benissimo e non sappiamo cosa sia accaduto» dicono mamma e papà tramite il loro legale di fiducia, l’avvocato Enrico Ricciuto, a “Il Mattino“. La Procura di Napoli ha subito aperto un’inchiesta e disposto il sequestro delle due cartelle cliniche negli ospedali Santobono e nel reparto di Diabetologia pediatrica del vecchio policlinico «Luigi Vanvitelli», dove la piccola Elena è stata ricoverata nei suoi ultimi due giorni di vita. Il corpicino della bimba resterà a disposizione, in attesa dell’autopsia, che sarà disposta nelle prossime ore.
La tragedia si è consumata in poche ore, domenica notte la prima corsa in ospedale, al pronto soccorso pediatrico del Santobono. Elena aveva un forte mal di pancia e, dopo i primi esami del sangue, sarebbero emersi uno scompenso dei valori ed un picco diabetico. Da qui, è stata subito trasferita al vecchio policlinico, nel reparto specializzato di Diabetologia pediatrica. Intorno alle 9 del mattino di lunedì, però, la piccola è andata in arresto cardiaco. Non essendo presente nella struttura universitaria la rianimazione pediatrica, la piccola è stata rianimata e stabilizzata, prima del trasferimento in 118 nuovamente al Santobono, dov’è stata intubata.
Nonostante le cure nel reparto di Rianimazione, la bimba è finita nuovamente in arresto cardiaco intorno alle 18, ma i medici sono riusciti a riportarla in vita. Le sue condizioni, però, sono definitivamente precipitate ieri mattina, quando la piccola ha accusato un terzo arresto cardiaco, dal quale purtroppo non si è mai ripresa.
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