Sono stati identificati a Enna due presunti autori di una truffa ai danni di un’anziana, vittima di un raggiro che ha seguito lo schema ormai tristemente noto del “finto maresciallo”. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, la donna era stata contattata telefonicamente da un uomo che si è spacciato per maresciallo, comunicandole che il figlio aveva causato il ferimento di una persona e che, per evitare l’arresto, era necessario un ingente pagamento.
Il truffatore ha quindi chiesto alla signora di consegnare il denaro a una persona che si sarebbe poi presentata direttamente a casa sua. La donna, credendo alla menzogna, ha quindi consegnato a un falso carabiniere il denaro e gli oggetti preziosi che aveva in casa, convinta di evitare così problemi legali per il figlio.
Le indagini dei Carabinieri di Enna sono partite dall’analisi delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza urbana e autostradale, che hanno fornito importanti indizi per il proseguimento delle indagini. Incrociando queste informazioni con i dati emersi dall’analisi del traffico telefonico, i militari sono riusciti a risalire ai presunti autori della truffa: una donna di 32 anni, residente a Napoli, e un uomo di 47 anni, di Casoria.
I due indagati sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Enna. L’operazione ha messo in luce l’efficacia delle indagini condotte dai Carabinieri, che hanno seguito una metodologia precisa e puntuale per identificare e arrestare i responsabili.
Questo episodio sottolinea ancora una volta i pericoli delle truffe ai danni delle persone anziane, sempre più spesso vittime di raggiri che sfruttano la loro vulnerabilità. Le forze dell’ordine invitano i cittadini a prestare massima attenzione a richieste sospette e a denunciare prontamente qualsiasi episodio di truffa.