A cura di Angelita Ciccone
L’Epifania, si sa, “tutte le feste porta via”, ma lo fa con uno stile unico, quello della simpatica vecchina che ogni anno arriva per strappare un sorriso a grandi e piccini. Con la sua scopa volante, il sacco pieno di dolci (e qualche pezzetto di carbone) e il suo aspetto buffo, la Befana riesce a chiudere le festività natalizie con un pizzico di magia e tanta allegria.
Quante calze saranno state appese stanotte nelle case? E quante storie di bambini pronti a giurare di aver sentito i suoi passi mentre sistemava il bottino? Ogni famiglia ha la sua tradizione, che si rinnova con un mix di curiosità e dolcezza: chi cerca di spiare la Befana, chi si chiede se il carbone sarà vero o zuccherato, e chi, tra gli adulti, si diverte a preparare calze troppo piene per poter essere ignorate.
Non mancano le gag moderne: la Befana ormai tiene conto delle “liste di buoni e cattivi” usando app e fogli Excel (o almeno così raccontano i genitori ai più tecnologici). Alcuni dicono che abbia iniziato a collaborare con il postino, facendo consegne anticipate per evitare ritardi sulla sua scopa, “troppo vintage per il traffico di oggi”.
Ma la vera magia dell’Epifania è quella di riportare tutti, anche solo per un attimo, alla semplicità dell’attesa e della sorpresa. È il giorno in cui i bimbi scoprono che anche il carbone, se fatto di zucchero, può diventare qualcosa di buono. E per gli adulti? Beh, la Befana ci ricorda che ogni tanto vale la pena lasciare un po’ di spazio al gioco e alla fantasia.
Quindi, mentre le feste si chiudono e le calze si svuotano, la vecchina più amata saluta tutti con un sorriso… fino al prossimo gennaio, pronta a tornare con il suo sacco pieno di storie, dolci e ricordi!