Un’esplosione ha coinvolto il deposito Eni di Calenzano, vicino Firenze, causando una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza e un boato avvertito in tutta l’area circostante. L’incidente, avvenuto sulla linea di carico del deposito, ha portato a un tragico bilancio di due morti e 26 feriti, oltre a tre dispersi. Le operazioni di soccorso, gestite da numerose squadre di Vigili del Fuoco con il supporto di droni, continuano per mettere in sicurezza l’area e cercare eventuali dispersi.
Il Comune di Calenzano ha invitato i cittadini a non avvicinarsi e a tenere chiuse porte e finestre, mentre il sistema IT-Alert è stato attivato per informare i residenti sulla possibile presenza di sostanze tossiche trasportate dal vento. La circolazione ferroviaria tra Prato e Firenze e il traffico autostradale sulla A1 sono stati temporaneamente bloccati, causando disagi significativi.
La procura ha avviato un’indagine per accertare eventuali responsabilità e stabilire le cause dell’incidente. Il deposito interessato dallo scoppio è utilizzato per lo stoccaggio di benzina, gasolio e derivati di idrocarburi liquidi, senza attività di raffinazione.