ROMA – È atterrato questa mattina all’aeroporto di Fiumicino Kevin Kurti, 37 anni, cittadino albanese destinatario di un mandato di arresto internazionale. L’uomo, latitante da mesi e considerato figura chiave nel traffico internazionale di stupefacenti, è stato estradato dall’Albania ed è ora a disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli.
Kurti era stato localizzato e arrestato nella notte tra il 4 e il 5 febbraio a Durazzo, grazie a una complessa operazione di cooperazione internazionale tra la Polizia albanese, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e Europol. Il rientro in Italia è avvenuto oggi sotto scorta del personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. Una volta giunto a destinazione, è stato consegnato alle autorità italiane e sottoposto agli arresti domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli.
Kurti era riuscito a sfuggire alla cattura lo scorso 17 gennaio, durante il blitz denominato “Champions League”, coordinato dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. L’operazione aveva portato all’emissione di 29 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti ritenuti coinvolti in un vasto traffico internazionale di droga.
Le indagini avevano permesso di smantellare due organizzazioni criminali autonome ma operative sullo stesso territorio, con base nella provincia di Napoli. I gruppi erano specializzati nell’importazione su larga scala di cocaina e hashish provenienti da Spagna e Olanda, destinati alle principali piazze di spaccio campane. Gli indagati facevano uso di sistemi di comunicazione criptata, ritenuti inizialmente impenetrabili, per organizzare i flussi di droga e aggirare i controlli delle forze dell’ordine.
Con l’arresto e l’estradizione di Kevin Kurti, gli inquirenti compiono un ulteriore passo avanti nel contrasto al narcotraffico internazionale che coinvolge anche il tessuto criminale locale. Le indagini della DDA proseguono, con l’obiettivo di ricostruire nel dettaglio la rete di contatti e gli assetti economici delle organizzazioni smantellate.