Una storia drammatica: Operatrice sanitaria aggredita dal suocero, ricoverata in gravi condizioni all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. La tragica vicenda ha avuto luogo nel pomeriggio di giovedì nella piccola frazione di Castinatelli, situata a Futani. La vittima, una donna di 58 anni, stava svolgendo il suo servizio presso l’ospedale di Vallo quando è stata improvvisamente colpita alla testa con un bastone di dimensioni considerevoli dal suo ex suocero. Questo atto di violenza si è svolto dietro le spalle della donna, sotto lo sguardo impotente di altre persone presenti. La sua condizione è gravissima e richiede cure mediche immediate.
L’aggressione è avvenuta durante l’esecuzione di una disposizione emessa dalla magistratura civile del tribunale di Vallo, che prevedeva la restituzione all’operatrice sanitaria dell’abitazione da cui era stata precedentemente cacciata dall’ex suocero. Tra i presenti, c’era anche l’avvocato Gerardo Cammardella, che aveva accompagnato la donna per fornirle assistenza in questo delicato momento. L’avvocato, incredulo, ha assistito all’aggressione ma non è riuscito a fermare in tempo l’uomo. Prontamente, Cammardella ha cercato di arrestare l’emorragia e ha tentato di rianimare la vittima. Purtroppo, questa non era la prima volta che l’anziano mostrava violenza nei confronti della donna: in passato, aveva già attentato alla sua vita e la minacciava costantemente.
L’avvocato Marco Colucci ha dichiarato che la donna aveva denunciato l’ex suocero in diverse occasioni e aveva riferito di aver ricevuto minacce di morte. L’uomo aveva già tentato di aggredirla in passato con altri oggetti, ma solo per un caso fortuito non era riuscito nell’intento, diversamente da quanto accaduto ieri. La vittima, prontamente soccorsa, è stata trasferita all’ospedale San Luca con una profonda ferita alla testa. Nonostante non sia in pericolo di vita, teme per la sua incolumità. Sorprendentemente, l’ex suocero è ancora libero e vive nelle vicinanze dell’abitazione della donna, il che rende impossibile per lei tornare a casa sua, a causa del pericolo imminente di una reiterazione degli atti violenti. La donna di 58 anni, attraverso i suoi avvocati, chiede che la magistratura, alla quale ripone completa fiducia, sia sensibile a questa necessità e adotti le opportune misure di prevenzione e, se necessario, le misure cautelari, come il divieto di dimora e l’ordine di non avvicinamento, come fa sapere Il Mattino.
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