La situazione di Matteo Di Pietro, alla guida della Lamborghini che ha causato l’incidente a Casal Palocco, si sta aggravando. Dopo aver colpito la Smart su cui viaggiavano il piccolo Manuel Proietti, la madre e la sorella, lo youtuber è stato posto agli arresti domiciliari. Nel frattempo, gli altri quattro ragazzi presenti nella supercar potrebbero presentarsi ai prossimi interrogatori affermando di essere semplici “passeggeri” per evitare un coinvolgimento maggiore. In altre parole, negheranno di aver distratto Di Pietro durante la manovra fatale. Tuttavia, c’è un ulteriore elemento da considerare: l’incrocio tra via di Macchia Saponara e via Archelao di Mileto era dotato di strisce pedonali, posizionate prima del punto di impatto sulla carreggiata della supercar e dell’auto della madre del bambino.
Oltre all’analisi sulla velocità mantenuta da Di Pietro, che è già oggetto di un’indagine per omicidio stradale e lesioni, e che si ritiene al momento molto superiore ai 30 chilometri orari previsti dalla segnaletica stradale (l’accusa sostiene almeno 110 chilometri orari, mentre la difesa afferma tra i 65 e gli 80 chilometri orari), il fatto che ci fosse un attraversamento pedonale potrebbe avere un peso significativo sulla ricostruzione della dinamica dello schianto. Questo aspetto è già stato descritto da almeno cinque testimoni oculari.