Questa sera, la Polizia di Stato, le volanti dell’UPG e la Questura di Napoli hanno dimostrato che, dietro la divisa, ci sono uomini, padri e semplici esseri umani pronti a tendere una mano. Durante un servizio di pattuglia, gli agenti hanno incrociato Mario, una persona senza fissa dimora che soffre di problemi mentali.
Il giornalista Pino Grazioli, presente sul posto, ha raccontato come gli operatori abbiano subito notato il freddo intenso che avvolgeva Mario. Senza esitazione, hanno preso dei vestiti, gli hanno tolto gli abiti logori e gli hanno messo una maglietta e una coperta, offrendo un po’ di calore umano in una notte gelida.
Questo episodio è un chiaro esempio di come le forze dell’ordine non siano solo tutori della legge, ma anche custodi di solidarietà.
Un grazie a tutti gli uomini e le donne che, con compassione e professionalità, continuano a prendersi cura dei più vulnerabili, dimostrando che la divisa è anche simbolo di empatia e di comunità.









