Scarcerati i baby-rapinatori di Giugliano. Pestarono un benzinaio. Andrano in comunità. Borrelli: ”Serve riforma della giustizia minorile. Con queste impunità li si spinge a diventare criminali incalliti.”
Niente carcere per i baby criminali autori di cinque rapine nel comune di Giugliano. Il Giudice del Tribunale dei minorenni di Napoli ha concesso la messa alla prova per tre imputati minorenni, ordinandone l’immediata scarcerazione come racconta il Mattino.
I tre dovranno seguire un programma presso una casa famiglia per la durata di due anni, all’esito del quale, se il riscontro dovesse essere positivo, sarà dichiarata l’estinzione dei reati contestati. Per gli altri due rapinatori, invece, è stato disposto il rinvio per valutare la fattibilità del programma di messa alla prova anche nei loro confronti. Ai 5 minori, tutti di Giugliano, difesi dagli avvocati Luigi Poziello, Antonio Peluso, Antonio Gravante e Raffaele Pesce, sono contestate, a vario titolo, cinque rapine aggravate, tra cui una presso un distributore di carburanti, porto e detenzione di armi, lesioni.
Tutti e cinque i ragazzi sono ritenuti responsabili di aver compiuto, in concorso tra loro, una o più rapine a mano armata in danno di esercizi commerciali del centro cittadino di Giugliano in Campania, in un arco temporale di tre mesi, a brevissima distanza l’una dall’altra. Le prime due rapine sono state commesse tra Natale e Capodanno scorsi ai danni di un supermercato e di una pharmasanitaria, ed un’altra, risalente allo scorso mese di febbraio, è stata perpetrata ai danni di un distributore di benzina.
“Come si può parlare di giustizia in questo modo? Dei ragazzini chiaramente educati e votati al crimine, invece di condannarli in maniera esemplare, li si manda in comunità riducendo la pena a poca roba.
Non è la prima volta che accade e non sarà certo l’ultima. Per recuperare questi giovani, e allo stesso tempo mandare un messaggio agli altri, occorre che chi sbaglia debba pagare davvero e conseguentemente essere recuperato alla vita sociale. Oggi invece il minimo comune denominatore resta l’impunità in questi casi e non soltanto. Così giovani delinquenti continuano a peggiorare e a scalare le vette delle criminalità e commettono reati sempre più cruenti e violenti. Anche a livello minorile serve assolutamente una riforma della giustizia. ” –ha dichiarato il consigliere Borrelli che denunciò più volte la banda pubblicando anche i video delle loro malefatte.
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