Gragnano – Alessandro Cascone, il 13enne morto dopo essere precipitato dal balcone della sua abitazione, in un tema aveva parlato di bullismo, facendo intendere di esserne vittima. Parole che forse erano rimaste tra quelle pagine, in un quaderno dell’anno scorso, mai lette dagli insegnanti e ritrovate dai genitori soltanto dopo la tragedia.
Sul decesso del ragazzino la Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta, ipotesi di reato istigazione al suicidio, che conta ad oggi 6 indagati, tutti giovanissimi; le indagini sono affidate ai carabinieri.
Alessandro potrebbe essersi suicidato perché vittima di bullismo. A metà settembre la Procura aveva disposto il sequestro dei cellulari per i 6 giovani indagati, tra cui 4 minorenni, alcuni imparentati tra loro e tra i quali figura anche l’ex fidanzatina di Alessandro; le analisi sono ancora in corso, così come per i dispositivi appartenuti al 13enne.
I genitori di Alessandro, come riporta Il Mattino, avevano parlato del tema anche al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che alcuni giorni fa era stato a Gragnano per l’apertura della campagna della Polizia di Stato contro il bullismo.
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