Il 27 settembre è fissato lo sfratto dalla casa che i coniugi Raffaele Giuseppone, 81 anni, e Maria Palumbo, 80 anni, occupano da molti anni in via Morghen 84, al Vomero, di proprietà del Comune di Napoli. Questa decisione arriva nonostante la loro avanzata età e le gravi condizioni di salute in cui versano: entrambi sono invalidi al 100%. Raffaele è cardiopatico con una gamba amputata, mentre Maria soffre di Alzheimer.
La coppia ha affrontato una lunga battaglia legale con l’ente di Palazzo San Giacomo, che ora insiste per ottenere la liberazione dell’appartamento in cui vivono da trent’anni, nonostante abbiano sempre pagato regolarmente l’indennità di occupazione. Raffaele, un tempo bidello e custode della struttura che ospita la municipalità, ha perso il diritto di abitare lì una volta in pensione.
La situazione è angosciosa per i due anziani coniugi, costretti a cercare un’altra abitazione in fretta. Il Comune di Napoli sembra voler dimostrare un’insolita efficienza, che appare addirittura crudele considerando la delicata situazione di salute di entrambi. L’avvocato Maria Pisaniello sta cercando di aiutare la coppia e sostiene che ci sono le basi legali per applicare la legge 9/2007 e ottenere una proroga per lo sfratto. Raffaele ha sempre pagato le spese di occupazione e ha adattato la casa alle esigenze di salute di entrambi, quindi lasciare la casa significherebbe affrontare enormi difficoltà, considerando anche il suo reddito da pensionato, che non supera i 35.000 euro annui.
Nonostante i ricorsi presentati dall’avvocato, non è stato possibile rallentare il processo di sfratto, e ai due anziani è stata già notificata l’ordinanza per il 27 settembre, con la possibilità di utilizzare la forza pubblica. Questa vicenda rischia di avere un epilogo disumano per due anziani gravemente malati, nonostante il riconoscimento ricevuto dal signor Giuseppone per il suo lungo servizio nella struttura comunale durante la sua carriera di bidello. Oggi, in pensione, sembra che il Comune di Napoli si sia dimenticato di lui.