Abbiamo ricevuto qualche informazione in più sul caso dell’uomo invalido picchiato in una clinica a Caserta. La nipote ci invia un video in cui dice che suo zio chiedeva di essere cambiato le coperte in quanto ha una malattia cronica che lo fa bagnare molto spesso. Uno degli operatori della clinica si è rifiutato e avrebbe reagito in modo selvaggio contro una persona già disabile. La mattina poi la nipote e la madre corrono nella clinica e lo scoprono in condizioni assurde: come si è visto nelle foto la gamba era completamente gonfia e piena di lividi.
Ad ogni modo parlando con le infermiere alla nipote viene indicato che lo zio verrà spostato il giorno successivo dalla neurologia al reparto di ortopedia. Passa il giorno, ma questa volta alla clinica negano di vedere lo zio. Facendo insistenza e pressione, le due donne riescono ad entrare e a conoscere le condizioni dello zio: gamba e femore spezzati. Quando le due erano entrate, stando al racconto, avevano visto lo zio svenuto con la schiuma sulla bocca. Sono stati contattati quindi i carabinieri di Casagiove, facendo anche sporgere denuncia.
Tornati dallo zio, che poco a poco si stava riprendendo, un infermiere gli inietta una flebo che gli causa diverse crisi epilettiche. A questo punto la nipote e la madre decidono di chiamare un’ambulanza privata a loro spese e fatto trasferire al Cardarelli. Qui anche la dottoressa dell’ospedale, allibita, fa sapere che nelle gravissime condizioni in cui si trovava lo zio doveva essere intubato subito. Adesso è in coma e si attendo notizie circa la sua salute.