“Sto bene. Parlo, cammino, ho riabbracciato i miei colleghi anche se non sono ancora rientrato in servizio. Non so quale santo mi abbia salvato: mi sento un miracolato. Ho saputo quello che mi è successo dai racconti degli altri, perché dell’incidente non ricordo nulla. Nella mia mente c’è il buio assoluto su quella notte. Ma so che sono fortunato a essere vivo”.
Carmine De Rosa, 28 anni, è l’agente scelto di Polizia Penitenziaria che lo scorso 21 settembre è precipitato mentre inseguiva un detenuto evaso. Ha riportato fratture alla colonna vertebrale e al cranio, con emorragia e contusioni cerebrali, ed è stato tra la vita e la morte per settimane.
Quella notte stava piantonando all’ospedale San Paolo il palestinese Nazim Mordjane, di 32 anni, in carcere dal 10 agosto per la rapina di un Rolex, accompagnato lì perché si era ferito durante una lite con un altro detenuto. Erano passate da poco le 5 del mattino ed era in attesa di una visita in una stanza al 2° piano. Dopo aver scassinato la finestra del bagno, Mordjane è fuggito saltando su un’aiuola di fronte. De Rosa l’ha inseguito, cadendo però in un’intercapedine e finendo al piano -2. Un volo di almeno 15 metri, a testa in giù. Soccorso prima al San Paolo e poi al San Carlo, ha affrontato diversi interventi e ora sta continuando le terapie al centro della Fondazione Don Gnocchi. Mordjane è poi stato catturato il 6 ottobre a Ginevra.
Cosa ricorda di quel momento?
“Nulla, la mia mente ha rimosso tutto, persino di essere andato al San Paolo a piantonare un detenuto la notte tra il 20 e il 21 settembre. Ho iniziato a rendermi conto di essere in ospedale tra fine novembre e i primi giorni di dicembre. Prima sentivo di essere vivo ma era come se fossi altrove. Mi hanno raccontato che dopo la caduta il collega che era con me ha subito dato l’allarme ma è stato difficile raggiungermi per i soccorsi perché ero in un punto nascosto, non di passaggio. E non era ancora giorno, quindi si vedeva poco. Il giorno stesso sono stato operato, prima alla testa e poi alla colonna vertebrale.”