Un vasto incendio è divampato nel pomeriggio del 9 aprile 2025 nell’area industriale di Pascarola, situata nel comune di Caivano, provincia di Napoli. Le fiamme hanno coinvolto la “Chimpex”, un’azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di solventi chimici.
L’incendio è scoppiato intorno alle 16:30, generando una densa colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza. Al momento dell’incidente, circa 70 dipendenti erano presenti nello stabilimento; fortunatamente, tutti sono riusciti a mettersi in salvo senza riportare ferite.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco con tre autobotti, supportati dal nucleo NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico), specializzato in emergenze legate a sostanze pericolose. Le operazioni di spegnimento si sono rivelate particolarmente complesse a causa della presenza di sette silos contenenti solventi altamente infiammabili all’interno dello stabilimento.
La Commissione straordinaria che amministra il Comune di Caivano ha emesso una nota invitando la cittadinanza a chiudere porte e finestre, evitare di raccogliere prodotti dagli orti e limitare le uscite all’essenziale, adottando le dovute precauzioni.
Al momento, le cause dell’incendio sono ancora in fase di accertamento. Le autorità competenti stanno conducendo le indagini per determinare l’origine del rogo e valutare eventuali responsabilità.
La “Chimpex” è un’azienda attiva nella produzione e distribuzione di solventi chimici, con una capacità di stoccaggio significativa e impianti all’avanguardia per la miscelazione di prodotti chimici.
Non è la prima volta che l’area industriale di Pascarola è teatro di incidenti simili. In passato, si sono verificati altri incendi in aziende operanti nel settore chimico e del riciclaggio, sollevando preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alle misure di prevenzione adottate nelle attività industriali della zona.
Le autorità locali e regionali stanno monitorando attentamente la situazione, mentre la popolazione attende ulteriori aggiornamenti sulle conseguenze ambientali e sulle misure di sicurezza da adottare nei prossimi giorni.
Foto: Ci vuole Costanza