Condannato per l’omicidio stradale, Matteo Di Pietro, un ventenne al volante di un Suv Lamborghini coinvolto in un incidente a Casal Palocco, è responsabile della morte di un bambino di cinque anni e del ferimento della madre e della sorellina di quattro anni.
Al vaglio degli inquirenti è anche la posizione dei quattro occupanti dell’auto. Nel caso in cui venisse accertato che abbiano girato un video durante le fasi precedenti allo schianto, con l’intenzione di pubblicarlo successivamente sui social media come parte di una “sfida” online, incitando così il conducente, potrebbe essere contestato loro il concorso nell’incidente.
La city car si è scontrata frontalmente con un Suv Lamborghini, preso a noleggio da soli due giorni, guidato dal ventenne insieme a quattro passeggeri. L’impatto è stato devastante, senza segni evidenti di frenata sulla strada. Nell’incidente è stata coinvolta anche una terza auto. Un video di 15 secondi apparso online conferma l’ipotesi della sfida, in cui uno dei giovani afferma: “Secondo giorno in Lamborghini, per adesso tutto bene”. Le condizioni del bambino sono apparse subito critiche: quando sono arrivati i soccorsi, il piccolo era già in arresto cardiaco. I sanitari hanno immediatamente praticato il massaggio cardiaco e, dopo averlo rianimato, lo hanno trasportato all’ospedale Grassi di Ostia in una corsa disperata. Purtroppo, nonostante gli sforzi del personale medico del Pronto Soccorso, il bambino è deceduto e non è stato possibile fare altro che constatarne il decesso. Attiva le notifiche sul sito web per rimanere sempre aggiornato. Per seguire le nostre dirette visita la pagina Facebook Pino Grazioli Giornalista.