Negli ultimi giorni, una segnalazione ha portato alla luce il caso di Patrizia Esposito, un’infermiera in servizio presso l’ospedale Maresca di Torre del Greco, parte dell’ASL Napoli 3 Sud, che ha attirato l’attenzione pubblica per la sua attività parallela di cartomante su TikTok. L’infermiera, conosciuta online anche come cartomante, offre consulenze a pagamento e riceve donazioni durante le sue dirette social. Sebbene non sia vietato a un dipendente pubblico avere una seconda attività al di fuori del settore sanitario, il suo comportamento durante le dirette ha sollevato preoccupazioni tra gli utenti e le associazioni di categoria.
Secondo le segnalazioni, Esposito si sarebbe rivolta con toni forti e volgari, tra minacce e parolacce, verso alcune persone, tra cui il giornalista Pino Grazioli, con il quale ha avuto un confronto acceso online. L’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, che difende i diritti del personale sanitario, ha espresso preoccupazione per l’immagine pubblica offerta da Esposito sui social. In particolare, l’associazione sottolinea come il linguaggio e i toni usati dall’infermiera non siano in linea con il decoro e la professionalità che un operatore sanitario dovrebbe mantenere, poiché queste espressioni volgari e minacciose potrebbero compromettere la fiducia del pubblico verso il personale sanitario.
L’appello di “Nessuno Tocchi Ippocrate” è diretto all’Ordine degli Infermieri, invitando a intervenire in merito, affinché venga richiamata la collega e le venga suggerito di rimuovere i contenuti ritenuti inappropriati dai suoi profili social. L’associazione chiede che Esposito torni a una condotta che rispecchi l’austerità e la serietà che dovrebbero contraddistinguere un professionista della sanità, e che venga valutato un eventuale intervento disciplinare per violazione del codice deontologico.
Il caso, che ha generato un acceso dibattito sui social, pone il tema della compatibilità tra l’immagine personale espressa pubblicamente e il ruolo professionale all’interno del sistema sanitario pubblico, sottolineando l’importanza della responsabilità digitale e della professionalità per chi opera in settori delicati come la sanità.