Nella mattinata di oggi 16 giugno 2025, almeno 40 palestinesi sono stati uccisi e oltre 200 feriti in sparatorie avvenute vicino a centri di distribuzione alimentare nel sud della Striscia di Gaza. Le vittime stavano cercando di ricevere aiuti umanitari dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), un’organizzazione sostenuta da Israele e Stati Uniti. Secondo testimoni, le forze israeliane hanno aperto il fuoco intorno alle 4 del mattino per disperdere la folla vicino al Rondò della Bandiera, una zona spesso teatro di violenze. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver sparato colpi di avvertimento contro presunti sospetti, ma non ha commentato l’incidente specifico. Le agenzie umanitarie e le Nazioni Unite hanno condannato l’uso della forza, definendo il sistema di distribuzione come “pericoloso” e accusando Israele di “strumentalizzare gli aiuti”. Secondo il Ministero della Sanità palestinese, oltre 55.000 persone sono morte dall’inizio delle ostilità, e la maggior parte dei 2,3 milioni di abitanti della Striscia è sfollata o vive in condizioni di estrema povertà. Le scorte alimentari sono esaurite e le cucine di beneficenza, che forniscono pasti a circa l’80% della popolazione, stanno per chiudere a causa della mancanza di rifornimenti. L’ONU e le organizzazioni umanitarie chiedono l’accesso sicuro e continuo agli aiuti e l’apertura dei valichi per consentire l’ingresso di cibo, acqua e medicine. Il rischio di carestia è concreto, e senza un intervento immediato, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.
Le immagini delle vittime, tra cui bambini e donne, e le testimonianze dei sopravvissuti, mostrano la disperazione e la sofferenza della popolazione civile. Le sparatorie nei pressi dei centri di distribuzione alimentare sollevano interrogativi sulla legittimità e sull’efficacia delle politiche israeliane in materia di aiuti umanitari.
Un’escalation di violenza che ha suscitato preoccupazione a livello internazionale, con molti che temono che l’attenzione globale si stia spostando verso il conflitto con l’Iran, riducendo l’attenzione e il sostegno a Gaza. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per fermare le violenze, garantire l’accesso umanitario e proteggere i diritti dei civili palestinesi.