In una diretta su Facebook, la signora Giusy si è aperta al mondo, con il coraggio di chi decide di non tacere più. Tra le lacrime e la voce tremante, ha raccontato al giornalista Pino Grazioli il dramma vissuto tra le mura domestiche, una storia di violenza e paura che ha segnato la sua vita.
Giusy ha avuto il coraggio di ricordare le terribili violenze inflitte dal suo ex compagno, un incubo che sembrava non avere mai fine. Dopo essere stata costretta a cacciarlo di casa, lui non ha accettato la fine della relazione e ha sfogato la sua furia distruttiva contro di lei. Con una forza sovrumana, ha sfondato il portone blindato della sua dimora e, senza pietà, le ha fatto cadere addosso un armadio, come se volesse schiacciarla sotto il peso della sua violenza.
Ma Giusy non si è arresa. In un momento di disperazione, si è rifugiata in una stanza e ha chiamato aiuto, implorando un’amica di contattare la polizia. È stata una lotta contro il tempo, mentre il terrore stringeva il suo cuore. Gli agenti, ormai consapevoli della pericolosità dell’uomo, sono intervenuti tempestivamente, grazie anche alle ripetute segnalazioni di Giusy riguardo alle minacce che subiva.
Quando la polizia è arrivata, l’uomo si è barricato in una stanza, ma la sua violenza è stata fermata. È stato arrestato, ma ora, la giustizia rischia di vacillare di fronte all’audace mossa dell’avvocato dell’aggressore. Quest’ultimo, con un tentativo disperato e distorto di giustificare l’ingiustificabile, cerca di far leva sull’infermità mentale per ottenere la scarcerazione.
Ma Giusy non è sola. La sua è una storia di coraggio e resilienza, che dimostra che anche di fronte alla più oscura delle violenze, c’è sempre una luce di speranza.