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https://youtu.be/A8B4JoJFTmA?si=qqOgXwsIPnGA_zo1
Cosimo Merolla, meglio conosciuto come Cosimo Livello Alto, è un cantautore impegnato da anni nel trattare temi sociali di grande rilievo, come l’immigrazione, i rapporti tra Chiesa e mafia, e le problematiche ambientali della Terra dei Fuochi. La sua musica, mai banale, ha sempre avuto un profondo valore di denuncia sociale, ma oggi si arricchisce di una nuova missione: portare speranza attraverso le note.
“Na Bucìa pe Vive”: un inno alla lotta contro il male del secolo
Il suo ultimo brano, intitolato Na Bucìa pe Vive, affronta una delle battaglie più difficili dei nostri tempi: quella contro il cancro. La canzone nasce da una storia vera e racconta il percorso di sofferenza e speranza di chi si trova a combattere contro questa malattia devastante. Cosimo, attraverso parole intense e una melodia evocativa, riesce a trasformare il dolore in un messaggio di forza e rinascita.
“La musica può essere un grande business,” sottolinea il cantautore, “ma deve anche essere un mezzo per denunciare le realtà più dure e, allo stesso tempo, trasmettere messaggi di speranza.”
La musica come denuncia e rinascita
Nel corso della sua carriera, Cosimo Livello Alto ha dimostrato come l’arte possa essere una potente arma contro le ingiustizie sociali. Con Na Bucìa pe Vive, tuttavia, si spinge oltre, offrendo non solo una denuncia ma un abbraccio di solidarietà a chi soffre. “Chi ascolta questa canzone,” spiega, “può ritrovare un frammento di luce, anche nelle giornate più buie.”
Disponibile su YouTube e sulle principali piattaforme digitali, il brano sta già suscitando grande interesse, soprattutto tra chi vive o ha vissuto situazioni simili.
Il futuro di Cosimo e della sua musica
Cosimo Merolla continua il suo percorso musicale con una visione chiara: far sì che ogni canzone sia uno strumento di cambiamento. Con Na Bucìa pe Vive, ha dimostrato che la musica non è solo intrattenimento, ma una voce per chi non riesce a farsi sentire.
Per scoprire il brano, puoi trovarlo su tutte le piattaforme digitali, tra cui YouTube, dove è già disponibile per l’ascolto.