Cosa spinge un uomo ad usare violenza su una donna? Perché la donna subisce?
Spesso alla base di queste situazioni vi è un sentimento di vuoto negli uomini e di profonda solitudine nelle donne.
Le cronache raccontano storie di violenza, di morti violente provocate da mariti e compagni, fidanzati all’apparenza docili, gentili, sensibili.
Molto spesso ci si pone il problema quando ormai è troppo tardi, quando le vittime soccombono già nel silenzio di un malessere individuale. Gli uomini che usano violenza sono in realtà uomini che non riescono a diventare adulti, a riconoscere e gestire i propri sentimenti e bisogni, usano la violenza come soluzione ai problemi e “cancellano vite”. L’uomo violento non si dichiarerà mai tale, tenderà a minimizzare le sue azioni giustificandole con un amore troppo forte che lo spinge ad alzare le mani, ad insultare, ad umiliare. Non solo botte, schiaffi, pugni ma anche le parole quelle dette con estrema cattiveria, quelle che tendono a ferire la dignità di donna, di madre, di persona umana.
Le donne che subiscono invece sono donne che in nome di un “amore violento” sperano in un cambiamento del loro compagno , vivono nel terrore e nella vergogna.
Ma ciò che accomuna i due sessi è la paura del giudizio della società: l’immagine deve essere quella di individui perfetti, impeccabili senza spazio per le paure e le incertezze. Non si può chiedere aiuto, ci si vergogna, fino a quando però l’impotenza e la solitudine diventano una condanna a morte prima dentro e poi fuori.
L’universo maschile dovrebbe comprendere che per essere uomini è necessario divenire persone in grado di esprimere i propri sentimenti, le proprie fragilità, i propri dubbi e le proprie certezze; che il partner non è un oggetto che fa tutto ciò che si desidera, e che per essere padri non basta solo mantenere economicamente i propri figli, che una volta fatti restano per sempre, e che si può anche decidere di non diventarlo, scegliere di vivere liberi e quindi di fermarsi prima di sentirsi in gabbia. L’universo femminile dovrebbe comprendere che un amore che usa violenza e prevaricazione, non è un amore, un amore che chiede sacrificio e rinunce è un amore non libero e malato e ognuno di noi ha il diritto di vivere una vita felice e soddisfacente senza sentirsi sminuite anzi, aiutate e capite. Chiedere aiuto non è sinonimo di debolezza, è il non farlo che rende vulnerabili. Non bisogna mai sottovalutare le situazioni, ma prendere coscienza e agire prima che sia troppo tardi.