Le acque del fiume Nilo si tingono di colore rosso. Le immagini di questo strano fenomeno stanno facendo il giro del web, scatenando le più bizzarre teorie. Il motivo di tanto clamore è che l’evento ricorda in tutto e per tutto la «prima piaga d’Egitto» raccontata dalla Bibbia. Nei testi sacri si legge l’acqua del Nilo divenne sangue, impedendo l’irrigazione dei campi e uccidendo i pesci del fiume. Secondo gli studiosi, questo episodio rappresenta metaforicamente il sangue del popolo ebraico versato in decenni di schiavitù. Per qualcuno l’acqua rossa del Nilo rappresenta «un presagio di morte». Per altri, invece, sarebbe una «punizione divina» per quanto sta accadendo in Israele. La verità, come spesso capita, è molto più semplice. Innanzitutto bisogna dire che non si tratta di un fenomeno insolito: l’acqua del Nilo si tinge di rosso abbastanza frequentemente e la scienza ha trovato una spiegazione. Si tratta infatti di una significativa fioritura algale (bloom) di microscopiche alghe che producono pigmenti rossi, i quali danno una colorazione simile a quella del sangue alle acque del fiume. Il fenomeno è frequente nei corsi d’acqua fortemente inquinati da fertilizzanti azotati e da altri composti chimici, che favoriscono l’esplosione di queste alghe. Insomma, le profezie bibliche non c’entrano nulla.