Un’odissea inaspettata ha coinvolto un piccolo felino a Napoli, spostandosi da Posillipo a Fuorigrotta. Un gatto, probabilmente spaventato e in cerca di un rifugio sicuro, si è nascosto nel vano motore di un’automobile parcheggiata. La scoperta è avvenuta quando il proprietario del veicolo, preparandosi a partire, ha sentito dei miagolii provenire dal cofano. Fortunatamente, la situazione è stata segnalata rapidamente alle autorità competenti.
Intervenute sul posto, due volontarie di un’associazione animalista hanno iniziato con pazienza e dedizione le operazioni di salvataggio, cercando di tranquillizzare il gatto impaurito e di estrarlo in sicurezza dal pericoloso nascondiglio. Tuttavia, proprio mentre stavano completando il salvataggio, le due donne sono state aggredite in modo sconcertante: qualcuno ha iniziato a lanciare bulloni dal balcone di un palazzo vicino, tentando di colpirle.
Nonostante l’aggressione, le volontarie sono riuscite a portare a termine il loro compito e a mettere in salvo il gatto, che ora è affidato alle cure dell’associazione. L’episodio ha suscitato l’indignazione della comunità locale e la condanna da parte delle autorità.
Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale, ha commentato l’accaduto sottolineando l’importanza del lavoro dei volontari: “Il lavoro dei volontari è molto importante ma ai vigliacchi dà fastidio.” Le sue parole risuonano come un monito contro gli atti di violenza gratuiti e un riconoscimento del valore inestimabile del volontariato, che spesso si trova ad operare in condizioni difficili e a rischio.
La storia del gatto salvato a Napoli è un esempio di come la dedizione e il coraggio possano prevalere anche di fronte all’intolleranza e alla violenza.