Un’operazione anticamorra ha scosso Napoli all’alba di oggi, portando all’arresto di undici persone accusate di appartenere al potente clan Contini, che per anni ha gestito gli affari illeciti all’interno dell’ospedale San Giovanni Bosco.
L’operazione, condotta dalle forze dell’ordine con il supporto della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), ha rivelato un complesso sistema di controllo e corruzione radicato nel cuore dell’ospedale napoletano. Secondo gli inquirenti, il clan Contini aveva instaurato una vera e propria rete di potere, influenzando appalti, forniture di servizi e addirittura l’assunzione del personale sanitario.
Un Sistema Radicato di Corruzione
Le indagini, avviate diversi mesi fa, hanno permesso di documentare come il clan Contini utilizzasse il San Giovanni Bosco come base operativa per i propri affari illeciti. Tra le attività criminali emerse vi sono frodi negli appalti pubblici, estorsioni ai danni di imprese e commercianti, e l’imposizione di tangenti per garantirsi la compiacenza di dirigenti e funzionari ospedalieri.
Gli arrestati, tra cui figurano anche alcuni dipendenti dell’ospedale, sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, corruzione e frode. Gli inquirenti hanno sequestrato documenti e materiale informatico che potrebbero ulteriormente chiarire l’entità delle attività illecite e i collegamenti con altri settori della città.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso il proprio plauso alle forze dell’ordine per l’operazione condotta e ha sottolineato l’importanza di proseguire la lotta contro la criminalità organizzata. “La salute dei cittadini deve essere protetta da ogni forma di infiltrazione criminale,” ha dichiarato Manfredi.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato che verrà istituita una commissione d’inchiesta per far luce sui fatti emersi e per adottare misure atte a prevenire simili episodi in futuro. “Dobbiamo garantire che gli ospedali restino luoghi sicuri e dedicati esclusivamente alla cura delle persone,” ha affermato Schillaci.