Dopo le numerose denunce del giornalista Pino Grazioli nei confronti di alcuni tiktoker per minacce di morte , stalking , violenza privata , diffamazione , tentata estorsione , violazione della privacy . Oggi iscritti nel registro degli indagati per questi reati e associazione a delinquere , si scopre che gli stessi nel periodo della messa in onda di Striscia la Notizia erano i segnalatori che inviavano notizie false e video modificati Ad HOC allo staff di Luca Abete nei confronti del giornalista Pino Grazioli . La redazione e anche lo stesso Luca Abete erano al corrente delle informazioni che riguardavano le persone denunciate per fatti gravi , a supporto di questa dichiarazione vi e’ una telefonata registrata tra Grazioli e Luca Abete, infatti lo stesso Grazioli registrava la telefonata nella quale avvisava Luca Abete che gli stessi segnalatori erano stati denunciati per crimini gravi la quale e’ stata consegnata tra le altre cose alla Procura di Napoli .
Luca Abete non ha preso in considerazione le dichiarazioni del Grazioli , oltretutto in quel periodo la famiglia Grazioli viveva uno stato di stress emotivo per le conseguenze delle azioni malavitose ricevute delle stesse persone a cui lui ha dato credito , senza aver avuto nessuna sensibilita’ e rispetto nei confronti della figlia del Grazioli per la perdita del bambino come conseguenza delle minacce ricevute, che a sua volta ha denunciato . Infatti non ha esitato a mandare in onda piu’ di un servizio con filmati risalenti ad anni indietro, tagliati e modificati solo per discriminare in modo DIFFAMATORIO la persona del giornalista Pino Grazioli . Dopo la messa in onda su Striscia la Notizia gli stessi indagati ripubblicavano pezzi di video con titoli diffamatori sui loro profili tik tok e in varie dirette tik tok si vantavano di essere stati loro gli autori che hanno dato le informazioni false allo staff di Luca Abete e sapevano sempre in anticipo il giorno della messa in onda dei vari servizi . Per tutte queste vicende Luca Abete fu denunciato ed oggi e’ indagato dalla Procura di Napoli insieme ai sui segnalatori .