Un bambino di 10 anni avrebbe sparato e ucciso sua mamma, perché la donna non gli ha voluto comprare un visore per la realtà virtuale. Il ragazzino, interrogato dalla polizia, in un primo momento ha affermato che si è trattato di un incidente, ma in seguito ha ammesso di aver sparato intenzionalmente a sua madre. È successo a Milwaukee, nel Wisconsin negli Stati Uniti d’America.
La polizia di Milwaukee ha spiegato che il ragazzino stava “giocando” con la pistola, quando l’ha puntata verso la madre e ha aperto il fuoco, uccidendola. Interrogato dalla polizia, ha raccontato di aver preso l’arma dalla camera da letto della donna e di averla raggiunta nel seminterrato, dove era intenta a fare il bucato.
In un secondo momento ha detto di aver provato a sparare a un muro per “spaventarla”, quando lei gli è passata davanti ed è stata ferita. Secondo alcune testimonianze dei parenti, il bambino aveva avuto diversi comportamenti burrascosi durante la sua vita. Una volta avrebbe riempito un pallone con un liquido infiammabile, bruciando gran parte dei mobili della casa. A quattro anni avrebbe fatto volare un cucciolo tirandolo dalla coda.
Secondo quanto raccolto, dopo l’omicidio il ragazzino avrebbe effettuato l’accesso sull’account Amazon della madre e avrebbe ordinato un auricolare. Sua zia e sua sorella hanno detto alla polizia che il bambino non ha pianto, né mostrato alcun tipo di rimorso. L’incidente è avvenuto il 21 novembre scorso, poco prima delle 7 di mattina. La legge del Wisconsin prevede che i bambini di 10 anni vengano incriminati come adulti per determinati reati gravi, ma gli avvocati possono richiedere che il caso venga trasferito a un tribunale per minori. «Il sistema degli adulti è assolutamente mal attrezzato per soddisfare le esigenze di un bambino di 10 anni», ha dichiarato il legale assegnato al bambino.
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