Afragola (NA) – La scomparsa di Martina Carbonaro, 14 anni, si è conclusa nel modo più drammatico. Il suo corpo è stato ritrovato in un edificio abbandonato, un’ex casa del custode nei pressi dello stadio Moccia, ad Afragola. Il luogo, frequentato da molti giovani della zona, è divenuto teatro di un delitto che ha sconvolto l’intera comunità.
Martina era uscita lunedì sera intorno alle 19 con l’intenzione di prendere un gelato. Poco dopo le 20:30 aveva inviato alla madre un messaggio rassicurante: “Sto tornando”. Da quel momento, però, nessun altro segnale. La famiglia ha denunciato la scomparsa poche ore dopo. Le ricerche, iniziate immediatamente, si sono concluse con l’esito più temuto: la ragazza era morta.
Il corpo è stato scoperto in una stanza murata, accessibile solo tramite un passaggio secondario. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Casoria e il medico legale. I primi rilievi confermerebbero l’ipotesi di un omicidio. La Procura di Napoli Nord ha già aperto un fascicolo.
Nel frattempo, un uomo è stato condotto in caserma per essere interrogato. Secondo fonti investigative, si tratterebbe di una persona che avrebbe accesso all’edificio dove è stato trovato il corpo. Le sue dichiarazioni sono attualmente al vaglio degli inquirenti. Non si esclude che possa aver avuto un ruolo attivo o, quanto meno, conoscenze rilevanti per l’indagine.
Gli investigatori stanno ricostruendo le ultime ore di Martina, incrociando i dati del cellulare con le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Un lavoro delicato, su più fronti, che mira a fare luce su quanto accaduto.
Martina era una ragazza solare, descritta dagli amici come riservata ma affettuosa, con una routine scolastica e sogni semplici. La dinamica della sua scomparsa, unita alla macabra scoperta in un luogo isolato e difficilmente accessibile, solleva interrogativi inquietanti: chi l’ha condotta lì? È stata attirata con l’inganno? Ha incontrato il suo aggressore per caso o si conoscevano?
Mentre il dolore per la perdita scuote familiari, amici e concittadini, le forze dell’ordine accelerano gli accertamenti. La speranza è che i responsabili vengano individuati in tempi rapidi e che a Martina venga restituita giustizia.